L’enogastronomia esperiana, come in molte città del Lazio, è ricca di piatti tipici

La “MARZOLINA DI ESPERIA”

La Marzolina di Esperia è un piatto tipico della gastronomia esperiana. Deriva da una secolare e sapiente lavorazione da parte dei pastori delle Montagne di Esperia. Il Pascolo delle capre avviene all’incirca a 800 – 1000 m. di altezza in un’ambiente incontaminato e assolutamente privo di smog, fumo o altro che possa deturpare il perfetto equilibrio della natura.

Sin dal mese di marzo con la mungitura delle capre inizia la produzione delle “MARZOLINE” con latte e caglio naturale.
Materia prima: latte caprino, grasso 3,6%, da razza indigena. Tecnologia di lavorazione: il latte della sera conservato viene colato e, assieme a quello della mattina, messo a scaldare fino a 27 gradi (non d’estate perché mischiandoli si ottiene naturalmente la stessa temperatura), aggiungendovi caglio naturale di capretto in pasta. Dopo la rottura della cagliata la massa viene lasciata scolare e messa nelle forme. Matura in 15 giorni massimo, tenuto su assi di legno a stecche larghe o in contenitori forati in ambiente fresco e ventilato, dove le forme vengono spesso girate e rigirate. Resa 14%.

La “MARZOLINA” matura si presenta di colore giallastro, l’odore è gradevole e penetrante, i caratteri organolettici sono molto gradevoli, forti e stuzzicanti allo stesso tempo e tendono al piccantino (a seconda del grado di maturazione).

Per chi non ama il piccantino, la “MARZOLINA” appena acquistata, può essere messa sott’olio in modo tale da mantenere nel tempo i caratteri di freschezza.

Calendario di produzione: da marzo a maggio la produzione migliore, ma si continua sempre a produrla fino a fine agosto.

Laina e Fagioli

Piatto povero che veniva, e viene,
preparato in casa.

Ciammaruche (lumache)

Piatto che viene preparato per tradizione la vigilia della festa del S. Patrono, S. Clino Abate, arricchito con sughetto di conserva stagionata, piccantino e mentuccia.

Vini

I vini bianchi si presentano con spiccate note floreali e di frutta matura all’olfatto. I vini rossi si presentano con profumi tipici della macchia mediterranea con colorazioni rosso rubino profondo e di buona limpidezza, sempre equilibrati e decisi nella struttura. I territori sono luoghi ideali per la produzione di uve di qualità. I terreni, costituiti prevalentemente da calcari sciolti, sono ideali per la produzione di uve ad alto contenuto di zuccheri e quindi per l’ottenimento di vini di buona gradazione alcolica.

Olio

L’olio che si produce nei territori dei dieci comuni del Parco deriva dalla trasformazione monovarietale delle drupe della Cultivar Itrana. Questa cultivar, consente la produzione di due olii extravergini. Il primo, ottenuto da drupe appena “invaiate” e raccolte da metà novembre a tutto dicembre, si caratterizza per il colore giallo-verde, per la trasparenza appena velata, per il sapore deciso e per il gusto di frutti amari . Il secondo, ottenuto da drupe giunte a piena maturazione (marzo), si caratterizza per il colore giallo oro, per la trasparenza e limpidezza, per il sapore morbido ed il gusto di frutti maturi con note floreali.

Zeppole

Per tradizione si mangiano per tutta la festività di San Giuseppe.